Gazzetta di Cipada n. 3 Febbraio 2019

 

  • Sono state coronate da generale gradimento la relazione e la conviviale del 27 us. presso Villa Razzolini Loredan ad Asolo. Nell’occasione abbiamo avuto il piacere di condividere la partecipazione di una famiglia brasiliana iscritta alla Chaine des Rôtisseurs: la signora Valquiria, laureata in scienze alberghiere, ha espresso il compiacimento per l’inusuale interesse e qualità di quanto l’associazione propone. Lo storico Paolo Miotto si è iscritto all’Associazione e pertanto gli diamo il più cordiale benvenuto. Ha assistito alla Lectura Merlini l’Assessore alla Cultura del Comune di San Zenone degli Ezzelini la dott.ssa Stefania Ziliotto.
  • Villa Razzolini Loredan rappresenterà il Macaronicorum Collegium alla prossima edizione della fiera Tipicità Marche, che da molti anni ci invita a partecipare alla manifestazione, molto seguita dalle tv locali e dalla stampa, anche internazionale. Lo staff del Gruppo Dussin presenterà alla cena di gala conclusiva (11 marzo c.a.) una ricetta tratta dalla tradizione settecentesca del monastero di S. Giovanni Evangelista in Parma. Come sanno i soci seniores, di questa comunità benedettina fecero parte anche i fratelli Teofilo e Giambattista Folengo negli anni più critici della loro vocazione. La ricetta scelta è una preparazione gratinata di “merlusso” (stoccafisso), con le patate, uno dei primi esempi di utilizzo di questo tubero in Italia.
  • Una rappresentanza della nostra associazione ha accolto l’invito della Chaine des Rôtisseurs inoltrato da G.Carlo Andretta, che dell’associazione è Grand Bailly du Veneto. L’incontro è avvenuto domenica 10 febbraio us presso il nuovo locale di Stefano Nardello il quale, lasciato dopo decenni il ristorante Castello Superiore di Marostica, ha aperto Ca’ Nardello, in viale Alcide De Gasperi n° 54, Bassano del Grappa. L’incontro è stato motivato dalla presentazione dell’ ultimo libro di O. Fabris Introduzione all’arte dello spiedo. All’incontro erano presenti anche altri tre Magistri in Arte Lecatoria per festeggiare la nuova impresa del collega. L’incontro è stato segnalato dal Gionale di Vicenza, al quale va la nostra gratitudine. La Chaine ci ha fatto pervenire il pdf della sua rivista, che dedica una pagina al libro e a Merlin Cocai.
  • Con insistenza, i nostri associati chiedono la disponibilità di traduzioni delle opere folenghiane. Nel corso degli anni abbiamo acquistato dai vari editori tutto il disponibile della Moscheide, nella traduzione del Faccioli, di Il mio Folengo in dialetto veneto di Bino Rebellato (Scheiwiller), del Libro degli Epigrammi tradotti da Salvatore Gulizia, Il Baldo Padano tradotto da G. Tonna e l’edizione di lusso del Baldus della UTET curata da Mario Chiesa. A parte quest’ultima e la Moscheide, le altre edizioni sono andate esaurite. Tuttavia se cercate con Google Books, troverete il Baldus di Chiesa a prezzi che vanno dai 14 ai 24 € per l’edizione economica, quando invece l’edizione normale viene a costare (da noi) 100 €. Provvedetevi immediatamente di un testo fondamentale e irrinunciabile per gli Amici di Merlin Cocai.
  • Il dott. Giuseppe Gheno, nostro simpatizzante che sta lavorando ad un suo nuovo dizionario sulle parlate della Valbrenta, si è imbattuto in un testo non noto del Maganza, con un inatteso e inedito omaggio a Folengo, sfuggito a tutti gli specialisti. Si tratta di un brano tratto da Le rime a la rustica di Magagnò (1585) che pubblicheremo nei prossimi Annali Cipadensi. Il testo dà risposta alle perplessità di tanti che non riuscivano a trovare connessioni dirette tra gli autori “a la pavana” e il Folengo. Un po’ alla volta stiamo facendo luce tra le coltrine che sembravano aver condannato all’oscurità il nostro poeta, già nell’ambito dei suoi contemporanei.
  • Invito gli associati a regolarizzare la propria posizione e a segnalare nostre eventuali inadempienze. La Campagna Associativa 2019 è stata aperta il primo lunedì di settembre 2018 e buona parte dei rinnovi è già andata a buon fine. Chi non avesse ancora provveduto è pregato di farlo tramite bonifico bancario di € 35 alla seg. Coordinate bancarie: Volksbank-Banca Popolare dell’Alto Adige(Filiale di S. Eusebio). Coordinate bancarie internazionali (IBAN): IT 43 L058 5660 1611 6957 0000 462 CODICE BIC (versamenti da estero): BPAAIT2B Sostenete il nostro progetto associativo, il cui onere è insignificante: equivale a un caffè ogni dieci giorni, senza tener conto della strenna associativa, il cui “costo”, quest’anno, è di 25€. A tutti gli associati 2019 viene inviato il nuovo prestigioso volume edito dall’Associazione: T. Folengo, La Humanità del Figliuol di Dio.
  • Ho portato personalmente, martedì 12 u.s., una copia del volume a mons. Melchor Sanchez de Toca y Alameda in Vaticano, con alcune note di accompagnamento. Egli è Subsecretario del Pontificio Consiglio per la Cultura ed assieme abbiamo ragionato sul Folengo e su alcuni aspetti della sua biografia e della sua opera, gettando il seme per future inizitive. Nell’occasione ho portato una seconda copia per il card. Ravasi, presidente del Consiglio stesso, che era impegnato ad un convegno. Ho avuto peraltro modo d’incontrare anche il Segretario di Stato card. Parolin, nato al di là del Brenta, quasi di fronte al monastero di Campese. Il dialogo sul nostro poeta e sulla nostra attività è stato breve ma efficace. Sono grato al nostro Sergio Dussin, attivo presso la S.Sede per i servizi di ristorazione, la cui collaborazone è stata preziosa per la realizzazione di questi incontri.

 

  • La Federazione Italiana dei Circoli Enogastronomici ha tenuto l’assemblea annuale a Verona domenica 24 Febbraio. Siamo mancati.

 

  • L’Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali ha inviato cortesemente copia della rivista Voci Dialettali, che contiene in apertura un ampio rendiconto sul convegno dell’Associazione, tenutosi dall’11 al 15 ottobre a Bassano del Grappa. Avemmo il piacere di essere invitati a illustrare a Campese ai poeti convenuti il significato del luogo di sepoltura di Folengo e poi, al convegno, i criteri e i significati del suo linguaggio e della sua opera. Il testo della mia relazione verrà pubblicato integralmente nel prossimo numero della rivista, che pubblica anche alcune fotografie, tra le quali quella relativa alla consegna di pergamena e targa di terracotta (ora esposta in sede) per mano dalla nostra Macaronica nodaria Paola Bertoncello, presente in veste di presidente della Commissione Cultura del Comune di Bassano.
  • Segnalo un interessante studio che potete trovare in internet: Arnaud Bikard, Élia Lévita et Teofilo Folengo : libération du roman de chevalerie et liberté linguistique dans les années 1500–1530 en Italie Il Levita, ebreo di Venezia contemporaneo al Folengo, usa un linguaggio misto tra italiano e yddish. Su ciò che viene detto di Folengo conoscete già tutto: peraltro l’autore ha il merito di considerare l’ Orlandino tra i testi che esamina e, come rilevato negli ultimi anni dei nostri studi, non è da tutti. Interessante è il rilievo che due autori di aree culturali così diverse, si pongano gli stessi problemi in fatto di temi narrativi e linguaggio. Vi allego il link a cui trovare il documento https://www.academia.edu/4261304/%C3%89lia_L%C3%A9vita_et_Teofilo_Folengo_libC3%A9ration_du_roman_de_chevalerie_et_libert%C3%A9_linguistique_dans_les_ann% C3%A9es_1500_1530_en_Italie?email_work_card=view-paper.
  • Vi comunico che, da quando è partita la progettazione della XXVIII rassegna “A tavola con Merlin Cocai”, sono sopravvenute alcune novità che comportano qualche variazione. Il bravissimo chef Giandomenico Zocca – già collaboratore di Gualtiero Marchesi – che ha collaborato per alcuni anni in maniera molto soddisfacente con noi, ha dovuto chiudere la sua attività presso il ristorante del Golf Club di Brendola per affrontare diverse situazioni lavorative.
  • La prossima tappa della rassegna, il 24 marzo pv, avrebbe dovuto essere eliminata. Tuttavia abbiamo occasione di ripristinare la collaborazione di uno degli chef che da più lungo tempo collaborano al nostro progetto associativo. Si tratta di Giuseppe Agostini, che dal ristorante al Cappello di Mel (BL), è entrato nello staff del ristorante dell’Hotel Roma a Castelfranco Veneto, che ha manifestato l’interesse ad entrare nella nostra rassegna. Beppe sarà perciò tenuto a realizzare il menu assegnato a Giandomenico Zocca. Lo leggete nell’allegato.
  • La data, gli orari e i prezzi rimangono gli stessi: cambia il ristorante, situato nell’attico dell’Hotel Roma, posto di fronte delle storiche, bellissime mura di Castelfranco Veneto, lato ovest. Alle 11 Giancarlo Andretta terrà la sua relazione e poi gusteremo a tavola le proposte gastronomiche del giorno. Castelfranco è bellissima e merita di dedicarle poi il resto della giornata con una passeggiata attorno e dentro le mura, con attenzione specialmente al duomo dove si può ammirare la stupefacente Madonna del Giorgione. La sacrestia è una piccola pinacoteca ricca di emozione. Per chi ama la gastronomia, si può godere di una bellissima Cena in Emmaus di insolite dimensioni, di un emulo di Jacopo dal Ponte.