Informo che alla conviviale di domenica prossima 27.1, a Villa Razzolini Loredan saranno presenti alcuni illustri ospiti ai quali desidero dedicare qualche momento di presentazione. Non verrà fatto pertanto, nel post prandium, il gioco della Merla, sive macaronica exercitatio ludicra, a cui dedicheremo, nel prossimo mese, una giornata specifica, anche se “i giorni della merla” sono ormai finiti.
Sono giunti da don Giuseppe Pegoraro, monaco di Santa Giustina, gli auguri consueti per le nostre attività a favore del confratello don Teofilo Folengo. Don Giuseppe si pone in una terza categoria di associati, dopo la distinzione in due che io ho fatto nella Gazzetta di fine anno: quella degli “oranti, che in silenzio e nel nascondimento, con la preghiera, vi sostengono come linfa viva”. Siamo molto grati del messaggio e del sostegno, che ci commuove e che ci incita ad essere altrettanto “laborantes” !
“Un caro saluto agli amici di Merlino che tu veda o senta” arriva da Luca Curti, che è stato pensionato dopo un lungo insegnamento presso l’Università di Pisa. Brillante analista dell’opera e della biografia folenghiane, egli ha presentato presso la Normale, nel convegno del ’17, un’interessante “lettura” delle vicende editoriali folenghiane. Il suo lavoro, con gli altri, verrà presentato nel volume di atti che la Normale sta preparando e che ci preoccuperemo di procurare agli associati che ne vorranno copia.
Mons. Sanchez Melchor de Toca y Alameda, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura ha dato la sua disponibilità a collaborare ad una presentazione romana di Humanità del Figliuol di Dio e dell’opera folenghiana, al fine di sottolinearne la modernità. Il lavoro aumenta ed è sempre più impegnativo! Contiamo sulla collaborazione dei nostri accademici iscritti o simpatizzanti che vorranno proporsi con i loro contributi di studio.
A Verdiana Sansovini, ex insegnante marosticense, il più cordiale benvenuto a nome di tutti. La sua adesione arriva dopo la partecipazione a qualcuno dei nostri incontri e questo ci fa molto piacere: vale come “indice di gradimento”!
Non ho ancora informato gli associati – e me ne scuso- che tra i nuovi Amici di Merlin Cocai abbiamo, dal 2019, anche il francescano Michael Daniels, missionario in Guinea Bissau da molti anni. Qui egli sta operando per il progresso socioeconomico della vastissima regione in cui è attivo, con brillanti successi. Un gruppo di nostri associati suoi sostenitori si sono coalizzati per aiutarlo a superare certe sue difficoltà, coinvolgendo nell’operazione uno studio di progettazione ambientale-territoriale di nostri associati di Padova e la stessa Università. Nella conviviale collegiale di settembre qualche socio ha versato qualche cifra a sostegno. Nelle scorse settimane è partito (finanziato) il progetto fondamentale, inerente l’acquisizione di fonti energetiche compatibili con quell’ambiente. Vi terremo informati sui progressi.
Grazie alla collaborazione dei fratelli Roberto e Nico Stringa abbiamo potuto acquisire dal mercato antiquario per la nostra Biblioteca il formidabile volumetto di Francesco Antolini La Moscheide di Teofilo Folengo cognominato Merlin Cocajo. Poema eroicomico recato in versi italiani…aggiuntavi la Batracomiomachia di Omero, Milano, Pulini, 1817. Interessante l’introduzione, con qualche nota sulla biografia folenghiana, con tutti gli errori circolanti al tempo. L’autore concorda però con Zaggia sui brevi tempi della permanenza a Campese. Delle iscrizioni del sepolcro, egli ne riporta solo una, quella che giustifica l’accostamento audace di Merlino con Omero: Graecia, quid latio vix unum obtendis (sic, per ostendis) Homerum? Una duos numerat Mantua Maeonidas. Il volume sarà utile per la nostra mostra del 2021.