Gazzetta 16.2017, Novembre

Il giorno sabato 3 dicembre pv , alle 11, al Castello Superiore di Marostica, ultima conviviale dell’anno, che è il 25° di vita della nostra Associazione. Poi avremo quasi due mesi di pausa. Sarà quindi la nostra giornata “degli auguri”, non solo per il Natale ma per il futuro dell’Associazione stessa. Avremo qualche ospite a tavola. Il menu, preparato nelle cucine del Castello, è ispirato alla tradizione carolingia, anche attraverso le letture folenghiane. Giancarlo Andretta curerà la relazione introduttiva basata su alcune fonti d’ispirazione del Folengo riguardanti la nascita di Orlandino, nipote di Carlo Magno. E’ prevista anche una distribuzione di doni attraverso il “Gioco della Merla”, che sarà effettuata a fine convivio. Prenotate immediatamente rispondendo a questa mail.

Due intense giornate di studio alla Scuola Normale Superiore di Pisa si sono concluse con una tavola rotonda sul tema. Passato, presente e futuro degli studi folenghiani. La nostra Associazione non poteva aspirare a migliore evento a conclusione del 25° anno della sua attività. La Sala degli Stemmi è stata gremita di giovani studenti, in mezzo ai quali si sono notati Amici di Merlin Cocai venuti da Bassano, Padova, Verona e Bergamo. Agli studiosi della “vecchia guardia” folenghiana, Mario Chiesa, Antonio Daniele, Massimo Zaggia, Luca Curti, non più riuniti assieme in occasione di convegni folenghiani dal Convegno di Palermo del 1997, si è aggiunta Lucia Lazzerini e un folto gruppo di giovani promettenti: Vincenzo Allegrini, Giuseppe Crimi, Giordano Rodda, Carole Primot, Tra i relatori anche i nostri José Miguel Domìnguez Leal e Roberto Stringa. Nell’occasione è stato ricordato il nostro fondatore Giorgio Bernardi Perini a cui è stato reso omaggio anche nella conviviale dei convegnisti con un partecipato brindisi all’insegna del Gaudeamus igitur, canto studentesco che si era soliti intonare in analoghe occasione nei primi anni dell’Associazione.

Nel corso delle relazioni sono emerse interessanti progettualità che assicureranno lavoro di ricerca anche alle generazioni più giovani: la ripresa del progetto di Bernardi Perini (formulato nel convegno del ’77) di realizzare un’edizione critica delle tre redazioni delle Macaronee e di altre opere trascurate del Folengo; avvio sistematico di studi incrociati sul fenomeno macaronico in Europa; redazione di un vocabolario del lessico macaronico prefolenghiano. In tutto questo lavoro risulta evidente l’utilità della nostra Biblioteca T. Folengo.

In questi progetti la nostra Associazione ha un ruolo importante, non esclusivo; ed abbiamo raccolto adesioni. Ho annunciato che i rapporti con le Istituzioni accademiche e universitarie saranno condotti dal nostro José Miguel Domìnguez Leal, attraverso il quale abbiamo la possibilità d’inserirci nel progetto di ricerca Europa Renascens che fa capo al Dipartimento di Filologia Classica dell’Università di Cadice. Questi sono gli studiosi che hanno dato disponibilità ad entrare nella nostra compagine:

  • prof. Luca Curti, Univ. di Pisa;
  • prof. Pietro Gibellini, Univ. Ca’ Foscari di Venezia;
  • prof. Massimo Scalabrini, Indiana University;
  • prof. Alessandro Polcri, Fordham University;
  • prof. Demo Sime, Università Zagabria;
  • prof. Achille Olivieri, Univ. di Padova;
  • prof. Claudio Ciociola, Scuola Normale Superiore di Pisa;
  • prof. Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore di Pisa.
  • Frederico Baricci, Scuola Normale Superiore di Pisa
  • prof. José Maria Maestre Maestre, Università di Càdiz

Nell’occasione ha rinnovato la quota associativa la prof. Lucia Lazzarini, già iscritta alla Delegazione Mantovana dei primi anni e Luca D’Onghia, professore associato di Storia della Lingua iItaliana presso la Scuola Normale di Pisa che ha organizzato due corsi sul linguaggio folenghiano, oltre al convegno di cui stiamo scrivendo; Federico Baricci , dottorando alla Normale e relatore al Convegno; Sabina Giampietri, agente di commercio. Abbiamo raccolto le nuove adesioni di: Carole Primot, giovanissima insegnante all’Università di Rennes 2 (Fr) e relatrice al Convegno; Fabiola Bartolucci, Laureanda in Filologia Classica all’Università dell’Aquila, che già abbiamo ospitato a Campese per la preparazione della sua tesi;., Tanto giova a mantenere a livelli di decenza -o meglio, di speranza- l’età media dell’Associazione! Benvenuti tutti nella nostra compagine!

È mancato nei giorni scorsi a Mantova Gianfranco Maretti Tregiardini, che fu certamente il più fantasioso dei nostri associati, appassionato e interessante traduttore e divulgatore di Virgilio. Lo ricordo entusiasta, con le lacrime agli occhi, alla conclusione delle cinque giornate di letture folenghiane a Mantova, durante un’edizione di Festivaletteratura. Partecipò al nostro convegno di dieci anni fa per onorare con una relazione il nostro Bino Rebellato, in occasione del Convegno Nazionale di Studi in sua memoria. Come usava, la sua relazione era scritta su fogli da musica, che ad ogni passaggio faceva cadere volutamente a terra.

La Confraternita della Zucca “Teofilo Folengo” di Reggiolo ha inviato una lettera di ringraziamento ai presidenti delle confraternite che hanno accolto l’invito a partecipare alla 13.ma edizione del Gran Gala del Tortello di Zucca presso il ristorante Crema. Allegata anche una lettera di ringrazamento dei F.lli Ferruccio e Renzo Crema, specialisti per i menu di zucca . Il socio Michele Vigasio di Brescia ha rappresentato la nostra Associazione e a lui va il nostro ringraziamento. Questi incontri hanno per obiettivo la conservazione di tradizioni alimentari locali, sotto il profilo anche sociologico e sono da incoraggiare nella stessa misura in cui vanno conservate biblioteche, pinacoteche, archivi. Il cibo porta con sé i valori essenziali della sopravvivenza dell’uomo: namque, quando ventralia penso/ non facit ad nostram chiachiaram Parnassi pivam.

Il socio mantovano Corrado Belleli ha invece partecipato alla conviviale delle Castellane di Suavia dedicato al “Torbolino”, il vino bianco di S. Martino. Chi ama la convivialità intelligente non dovrebbe trascurare queste bellissime occasioni di condivisione. Gli altri, invece, rimangano pure a casa: magari a studiare Folengo, non a farsi imbonire dalla TV.