Gazzetta di Cipada n. 9 luglio 2023

30° anno dalla fondazione

Martedì p.v. si terrà a Pove del Grappa presso Pove 2.4 Hotel in via Ca’ Moro Lazzaro un secondo incontro con il nostro associato padre Michael Daniels, alle ore 21, riservato ai primi 20 associati che daranno l’adesione. L’Hotel offrirà un brindisi “rinforzato”.

In allegato potete leggere una comunicazione di Giovanni Marcadella, presidente di Associazione Amici degli Archivi e organizzatore dell’attesa cena spettacolo dedicata al Paradiso di Dante, che è stata spostata all’1 settembre. Consiglio la prenotazione sin d’ora.

La famiglia di Antonio Daniele ha destinato al Centro di Documentazione Folenghiana i materiali di studio dell’insigne studioso, che fu con noi in molteplici occasioni. Sono cinque faldoni di studi, estratti, corrispondenze ed anche parte della sua biblioteca. Materiale che potrà tornare utile alle nuove generazioni che si affacceranno alle tematiche folenghiane. Questa è la funzione del Centro e anche la nostra missione. Alla signora Maria Rosa Davi e alla figlia Elena va la nostra più cordiale gratitudine.

Con l’occasione notifico che non corrisponde al vero che lo studioso avesse pronta per la stampa l’edizione critica del Chaos del Triperuno. Daniele, consapevole della sua malattia, aveva provveduto negli ultimi anni a pubblicare tutti i suoi lavori, in modo che non rimanesse nulla in sospeso. L’ultima pubblicazione è Ritorno al Chaos edito da Patron; una copia venne donata dall’autore alla nostra Biblioteca.

Negli allegati trovate anche la locandina di una bellissima serie di incontri a cura di Angelo Chemin sulla storia del monastero di Campese, che nel 2024 compie il suo 900° anniversario. Siamo grati agli organizzatori che hanno chiesto il patrocinio del nostro Centro di Documentazione.

 A Cittanova Calabra, dove ero stato coinvolto nell’International Meeting for Stockfish Heritage semplicemente come studioso di storia della gastronomia, ho voluto rappresentare anche il Macaronicorum Ristoratorum Baxanensium Collegium, per il suo lavoro di esplorazione e di studio delle ricettazioni antiche. In queste esperienze sono state prese in considerazione e portate al gusto attuale anche quelle di stoccafisso, dal sec. XIII al XVIII. Questo lavoro giovò a realizzare poi il cosiddetto menu Querinissimo. In quanto componente della Commissione, composta da sei delegati UNESCO, ho presentato queste esperienze assai utili per il riconoscimento dello stoccafisso come “Patrimonio intangibile dell’Umanità”. La storia proiettata al futuro ha infatti parte primaria in questi riconoscimenti.

Attendiamo le nuove candidature per il nuovo Consiglio.