Gazzetta di Cipada n. 3 marzo 2023

 30° anno dalla fondazione

Marco Faini, Assistant Professor of Italian Department of Romance Languages and Literatures dell’Università di Buffalo (USA), forse il primo degli studenti “adottati” dal nostro Centro di Documentazione – per lunghissimo tempo impegnato negli studi folenghiani – ci ha inviato un suo articolo molto interessante in cui indaga su possibili rapporti tra Aretino e Folengo, argomento su cui mai siamo riusciti a trovare traccia alcuna. Ovviamente, la contemporaneità dei due e la condivisione di molte tematiche rendono difficile ritenere che tra loro non ci sia stato un confronto, anche indiretto. Hanno condiviso non solo amicizie, e dobbiamo mettere nel conto il fatto che Aretino pubblicò due opere che ricalcano nel titolo lavori folenghiani: più precisamente l’Orlandino e l’Umanità del Figliuol di Dio. Entrambe le versioni dell’Aretino sono disponibili nella nostra Biblioteca T. Folengo. Aggiungeremo anche questo contributo di Faini, dal titolo: Building to the chilvalric canon: Teofilo Folengo, Lodovico Domenichi, and Aretino’s Silence. Il testo è stato pubblicato in Italian Studies ed è leggibile anche i n https://doi.org/10.1080/00751634.2019.1587219. •

Sollecito i nostri associati a chiedere l’inserimento nel nostro gruppo Facebook Amici di Merlin Cocai, quotidianamente aggiornato su avvenimenti di nostro interesse. Settimanalmente, il nostro consigliere José Miguel Domìnguez Leal pubblica gli esiti dei sui studi sull’influenza della letteratura macaronica in ambito spagnolo. Il suo lavoro ha messo in luce un’imponente quantità di opere.

• Si è chiusa purtroppo il 12 marzo a Milano la bellissima mostra Bosch e l’altro Rinascimento. I curatori, Bernard Aikema, Fernando Checa Cremades, hanno citato per quattro volte il Folengo, più che altro per le affinità nei temi e nel gusto della rappresentazione, facendo riferimento solo al Baldus. Ringraziamo il socio Marcello Zannoni, che segnalando tempestivamente da Milano le citazioni del Folengo nell’apparato didascalico della mostra, ha provveduto all’acquisizione del prezioso e bellissimo catalogo che verrà inserito nella nostra Biblioteca T. Folengo. I curatori della mostra avrebbero trovato rispondenze assai più interessanti nella lettura del Chaos del Triperuno, che sembra talvolta la sorprendente trasposizione in versi delle immagini e dei contenuti del Trittico delle Delizie. Su questi specifici aspetti si veda la puntuale disamina pubblicata in Annali Cipadensi 2 con il titolo Due “phantasiae plus quam fantasticae” nel Rinascimento europeo: Bosch e Folengo. Il lavoro era stato presentato per Operaestate Festival a Bassano del Grappa il 12 agosto 2013 per i 500 anni del pittore e si era concluso con una cena ispirata alle più famose opere del fiammingo, ricordate nelle forme e nella sostanza nei piatti realizzati con la preziosa collaborazione del nostro associato Tino Savio, chef e maestro intagliatore di alimenti e dello staff del Magister in Arte Lecatoria Stefano Nardello. Ai curatori della mostra faremo dono di una copia di Chaos del Triperuno e di Annali Cipadensi 2.

• L’Amico Franco Scarmoncin ci ha inviato il programma del nuovo Corso di Paleografia che sta organizzando per gli Amici degli Archivi, esperienza che viene proposta da molti anni a Bassano del Grappa e che è stato frequentato da diversi nostri associati. L’iniziativa è di eccezionale interesse e offre uno splendido panorama sulla vita privata del Medievo. La locandina è in allegato.

• Abbiamo acquistato per la nostra Biblioteca T. Folengo l’interessante volume Teofilo Folengo’s Moscaea oder Mückenkrieg, ein Heldengedicht in Macaronisch-Lat. Versen, herausgegeben von F. W. Genthe. Si tratta della riproduzione del volume edito ad Eisleben nel 1846 da F. Kuhnt e che testimonia la fortuna che ebbe in Germania quest’opera del Folengo, preferita rispetto a tutte le altre. La sua prima edizione fu curata e commentata da Hans Fuchs a fine ‘500 e successivamente (1612) ripresa e tradotta dal parroco Balthasar Schnurr di Lensidel (1572-1644) che la inserì nella collana “libri del padre di casa” . Dal 1615 al 1676 ebbe ben 12 ristampe. A questi due lavori si rifà il Genthe, con una prima edizione commentata uscita nel 1833, poi nel 1840 e oltre. Numerose sono le ristampe moderne. •

 Il nostro Amico bresciano Michele Vigasio ci informa di un incontro veronese che può interessare i nostri associati lombardo-veneti appassionati di storia gastronomica: una giornata di studio, incentrata sul Medioevo, organizzata nella sede dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona per giovedì 30 marzo. Affronterà il tema del cibo secondo prospettive diverse e complementari. Un primo focus riguarderà il rapporto tra l’ambiente e le risorse alimentari, cercando di cogliere le peculiarità dei diversi paesaggi del territorio veronese. Uno spazio di rilievo verrà dato al cibo, alla cucina e alle pratiche culinarie così come ci appaiono dai dati archeologici. Questi aspetti verranno poi integrati da una serie di analisi scientifiche che permetteranno di comprendere il tipo di alimentazione e le specifiche caratteristiche dei prodotti presenti sulle tavole medievali, con un interessante approfondimento sul Dna antico di alcuni vitigni.

• Abbiamo acquistato per la nostra Biblioteca anche il volume di Marina Scopel, Cucina e Convivialità a Padova nel Quattrocento (2017). L’opera presenta un vivo interesse per il quadro che dà dell’ambiente padovano legato specialmente all’università, quello in cui nasce proprio la letteratura macaronica. L’autrice, che ha prodotto una disamina molto articolata, non ha purtroppo tenuto conto di questa preziosa fonte di informazione.

• Con la partecipazione di Tiziana Agostini, presidente della Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina e di Andrea Vergari, della Confraternita dello Stofiss dei Frati di Rovereto si è tenuta a Fermo, a conclusione della fiera Tipicità la performance Il lato comico della Tipicità – Tre voci per il Folengo. La terza ero io. Siamo grati ai pochi amici intervenuti, in particolare ai soci neomarchigiani M.Luisa Fabris e Andrea Janigro! Tentativo dedicato al mantenimento della fiammella folenghiana in terra marchigiana. Siamo seminatori infaticabili!