FOLENGO, IL DANTE PADANO

Associazione Internazionale per gli Studi Folenghiani

“AMICI DI MERLIN COCAI”

XXX anno dalla fondazione

INVITO

A nome della nostra Associazione mi onoro di invitare la S.V. all’incontro conclusivo del nostro XXX anno dalla fondazione

il 9 dicembre 2023

459° anniversario folenghiano

alle ore 16 a Campese di Bassano del Grappa,

presso il Monastero della Santa Croce

per la presentazione della raccolta di studi pubblicata da Editrice Artistica Bassanese

FOLENGO, IL DANTE PADANO

L’opera, ideata anche per la ricorrenza dei 500 anni dell’edizione Toscolanense (1521) è frutto del lavoro di un team internazionale di studiosi facenti parte della nostra associazione, tra cui docenti di università d’ Italia, Svizzera, Francia e Spagna e viene illustrata nell’allegato che proponiamo.

Gli interventi sinora segnati sono di Otello Fabris, curatore della raccolta e coautore, Teresa Tonna e José Miguel Domìnguez Leal docente a Cadice, ma saremo lieti di programmare spazio anche per altri che desiderassero onorarci con il proprio intervento.

Al termine, dopo la cerimonia del coronamento del busto di Folengo, il gruppo degli invitati si ritroverà a convivio in un ristorante associato.

A tutti i presenti verrà donata una copia omaggio.

Confidando nella Sua partecipazione, restiamo in attesa di una conferma. Con i saluti più cordiali.

Associazione Amici di Merlin Cocai

“Un Folengo

un po’ più veneto

un po’ più internazionale

molto più rivoluzionario”.

Nel 30° anniversario della fondazione, la nostra Associazione intende celebrare la ricorrenza con la pubblicazione di una nuova raccolta di studi finalizzata a raccogliere i dati più significativi ma inediti raccolti in questo periodo per dare al Folengo una dimensione nuova. Da un lato si ampliano le conoscenze sui suoi legami con la tradizione lombardo veneta del suo tempo, dall’altro si ampliano in maniera importante le correlazioni della sua opera e del suo impegno personale nell’ambito delle avanguardie intellettuali ed artistiche europee del suo tempo.

Nuove informazioni arrivano sull’influenza che ebbe la sua opera nell’ambito della cultura non solo del suo tempo, ma anche dei tempi moderni, mostrando l’attualità dei suoi messaggi di emancipazione dalle accademie e dalle costrizioni religiose che formano ancor oggi le aspirazioni più significatve nel campo delle arti, anche visive. Un’influenza che, per la verità, agì maggiormente al di là delle Alpi, dove le sue idee, anche religiose, trovarono rispondenza negli intellettuali fiamminghi, come Erasmo; francesi, massimamente in Rabelais; e spagnoli, come Cervantes, Lope de Vega, Villanueva e molti altri.

Il richiamo a Dante si giustifica in quanto il tema dell’Inferno occupa il maggior spazio del suo capolavoro, il Baldus. Questo avviene in contradditorio con le concezioni dantesche, legate ad una religiosità repressiva, medioevale. Folengo segna, con il nostro studio, il termine finale di queste prospettive e indica l’avvento di tempi e di mentalità nuovi, anche su piano sociale e religioso.

La nostra associazione è desiderosa di potenziare, specialmente attraverso questa pubblicazione, la sua attività nell’ambito della formazione scolastica, dove non basta contare sull’entusiasmo di rarissimi docenti. A tale scopo vorremmo donare almeno la metà dei volumi stampati ad altrettante biblioteche di università, di licei, o comunali. Il patrocinio, ma soprattutto la collaborazione del Governo Regionale potrebbe esserci d’aiuto determinante per riproporre la vitalità di un genio ancora attuale, il Folengo. Al di là del contributo materiale che chiediamo, vorremmo sperare in un’azione incisiva e permanente sul piano formativo da parte delle autorità preposte. Abbiamo un nostro Dante, di elevata dignità culturale.

Otello Fabris

Presidente