a cura di José Miguel Dominguez Leal e Otello Fabris
Sommario:
Addio al socio Momi Zanchetta e a al Socio Onorario Luigi Bonatto
Decisioni del Consiglio
Nuove acquisizioni per il Centro di Documentazione
Don Sartori vende a Mantova rarissima copia della Cipadense
Allievo del Macaronicorum Collegium vince Leccarda d’Oro 2025
Una serata macaronica a Padova, nella casa di Tifi degli Odasi: Semper in Canevis con Tonietto
• Con molta mestizia i soci bassanesi hanno dovuto lasciare uno degli Amici che più
lungamente hanno seguito le nostre attività negli ultimi trent’anni: Girolamo Momi
Zanchetta, che fu mio professore di matematica al Collegio Graziani.
Contemporaneamente, è toccato a Luigi Bonotto, mio compagno di studi, recentemente
nominato Socio Onorario “per le benemerenze conseguite come promotore di dialoghi con
gli artisti dei movimenti delle avanguardie novecentesche culminati in produzione di eventi
e testi che hanno sottolineato a livello internazionale il ruolo di precursore di Teofilo
Folengo.” In particolare, gli artisti coinvolti sono stati: Nanni Balestrini, Giovanni Fontata,
William Xerra, Ben Vautier, Lello Voce, Claudio Francia, Lamberto Pignotti e altri.
• Il Consiglio Direttivo si è riunito recentemente sotto la presidenza di J.M.D. Leal e
sinteticamente riportiamo le decisioni:
1. Quota associativa 2026 invariata, con supplementi volontari. Strenna: la seconda
edizione di Bino Rebellato, Il mio Folengo – in dialetto veneto – con corredo di
sette incisioni folenghiane realizzate da Manuela Simoncelli. In alternativa si può
chiedere Ricettario di Anonimo Padovano del sec. XV a c. di Marina Scopel con
un contributo di Otello Fabris fino a disponibilità.
2. Organizzazione di una commemorazione del 500° anni dell’edizione di
Orlandino, con la riproposta della nostra ristampa anastatica della cinquecentina,
un convegno di studi verso fine anno (sarà dedicato all’illustre studioso Mario
Chiesa, autore di una magnifica edizione critica), un concerto sulle musiche citate
da Folengo, una mostra Bibliografica presso la Biblioteca Teofilo Folengo, un
recital di brani selezionati. Serata conviviale studiata sui temi di Orlandino. E’ già
iniziato il lavoro di organizzazione.
3. Edizione dell’edizione di Guarino Cappello sarsinate di Macaronea in Cabrinum,
Sarsina, Soncino, 1526. Anche questa cade in occasione del 500° e il suo
particolare interesse è rappresentato dal fatto che l’autore è un contemporaneo di
Folengo.
4. Avvio della Scholetta Macaronica di cucina con il nuovo anno.
5. La sede di Campese sarà aperta per spedizioni e acquisti di Natale il 7, il 14, e il
21 mattina, dalle 9,30 alle 12 circa.
• Leccarda d’Oro 2025: i candidati (complessivamente 30) da noi segnalati hanno avuto
buon esito, anche grazie al sostegno dei nostri associati, a cui siamo grati. Il vincitore è
risultato Giuliano Battistuzzi, chef di Ca’ Nardello, del Macaronicorum Collegium; Viero
Gianico, di Agriturismo Colalto, Ballardin Claudio, Ristorante da Beppino, a suo tempo
collaboratore di A tavola con Merlin Cocai. Primo premio nella categoria ricercatori e
scrittori a O. Fabris, candidato dall’Accademia dello Spiedo e del Toresan di Breganze .
• I l Premio Eccellenze Venete 2025 è andato al volume di Graziano Lazzarotto, Otello
Fabris, La sopressa insaccato nobile. Origine, storia, Vittorio Veneto, De Bastiani, 2025. Il
volume contiene ampie citazioni sugli insaccati tratte dagli autori macaronici di varie
epoche.
Nuove acquisizioni per la Biblioteca T. Folengo: Ricettario di Anonimo Padovano del sec.
XV a c. di Marina Scopel con un contributo di Otello Fabris; Stefano Tonietto, Le edizioni
illustrate delle Macaronee folenghiane nel Cinquecento, Giornale della Dedica e altro,
19.2025; Otello Fabris, Inventare, progettare e produrre gastronomia dalla storia,
Università di Padova, AA 2012-2013; Graziano Lazzarotto, Otello Fabris, La sopressa
insaccato nobile. Origine, storia, Vittorio Veneto, De Bastiani, 2025.
• Stefano Zulian, grande esploratore d’archivi, ci ha inviato foto del ritaglio di stampa
conservato dal giornalista e tipografo bassanese Silvestrini in cui la Gazzetta di Mantova
esulta per l’acquisto effettuato dalla Biblioteca locale della copia della Cipadense venduta
per una cifra esigua dal parroco di Campese don Francesco Sartori. Folengo è morto mentre
lavorava qui sulla revisione della Cipadense – lavoro rimasto incompleto all’VIII libro e
pubblicato postumo come “Vigaso Cocaio” ed è molto probabile che la sua copia venduta da
Sartori fosse stata proprio questa.
• La sera del 2 dicembre 2025 a Padova, nel palazzo di Via Patriarcato che appartenne nel
Rinascimento alla famiglia Odasi e nella quale Tifi Odasi fece testamento nell’ottobre 1492,
si è svolto un evento privato promosso dal proprietario Dott. Pietro Angi: una serata
macaronica intitolata Semper in canevis – Ricordando Tifi Odasi, alla quale ha partecipato
un nutrito gruppo di amici del cortesissimo padrone di casa, tra cui alcuni giovani
dell’Ordine goliardico del Piron.
In un’antica cantina, tra bottiglie di vino rosso, il Luigi Cerantola (che già fu presente nel
Liber Amicorum) ha rievocato i dibattiti sulla lingua che accompagnarono nel XV secolo la
nascita del macaronico, leggendo poi un brano della Macharonea di Tifi tratto dalla
descrizione del voracissimo dottor Paolo Vicentino; non è mancato poi l’omaggio al genio di
Teofilo Folengo, con la lettura commentata da parte del nostro socio Stefano Tonietto di
alcuni versi dal Baldus (l’episodio della vendita di miele “non purissimo” allo speziale).
Tonietto è stato poi invitato a leggere qualche esametro della sua composizione Internetis
laudes, scritta nell’intento di dimostrare che il macaronico può essere aggiornato ai tempi e
ai nuovi linguaggi del XXI secolo: il pubblico ha molto gradito l’attualizzazione di termini
oggi alla moda come Like (reso con Placet), News (Novellae) o Selfie (Sestessulum) e
l’intonazione satirica del testo.
Con la declamazione di versi dalla Zanitonella (tradotti in rime italiane) e la degustazione di
ottimi vini la serata si è conclusa in allegria. Emozionante soprattutto la sensazione di
trovarsi in un luogo “sacro” alla storia del macaronico, che essendo di proprietà privata è
stato a lungo chiuso alla maggior parte degli stessi padovani.
Questa sera (venerdì 5) una nostra rappresentanza sarà alla Biblioteca Civica di Rosà che
compie il suo 60°. Nell’occasione, il giornalista Gian Domenico Cortese, che già onorò il
nostro Liber Amicorum, fa dono della sua biblioteca gastronomica (2200 titoli), che
comprende anche buona parte delle nostre pubblicazioni, a cui faremo eventuali
integrazioni.
• Segnatevi come tappa d’obbligo il 25 Gennaio 2026, Giornata della Merla, per l’apertura
del nuovo anno sociale. E’ domenica e a mezzogiorno faremo la nostra prima riunione
conviviale a Villa Damiani Trevisani a Campese. Nella prossima Gazzetta invieremo
informazioni più dettagliate, ma segnatevi la data e ingaggiate i vostri amici. Fateli diventare
Amici!
• Buon Natale a tutti! Il Presepio è argomento fondante di tutta la letteratura folenghiana.
Teofilo l’ha posto come modello alla travagliata “Humanità” di ogni tempo. Dalla nascita di
Baldo a quella di Orlandino, al Chaos del Triperuno, ecc. Pensiamoci. Come disse Boccalo,
il buffone prestigiatore: “Non in sola carnem vivit homo!”