Gazzetta di Cipada n. 7 Luglio 2025

Indizione dell’Assemblea dei Soci. L’Assemblea Ordinaria 2025 viene indetta per

Domenica 27 luglio p.v. alle ore 10,30 presso la nostra sede di Campese, con il seguente

OdG:

◦ Relazione del Presidente

◦ Lettura e discussione del rendiconto economico del 2024

◦ Previsione di spesa per l’anno in corso e futuri investimenti

◦ Presentazione dei Candidati per l’elezione del nuovo Consiglio

◦ Votazioni per l’elezione del Consiglio. L’elezione del Presidente avrà luogo in una

successiva Assemblea, prevista per i primi d’ottobre. Nel frattempo la presidenza pro

tempore rimarrà del presidente in carica.

◦ Il Consiglio può essere costituito da un numero di persone variabile da 3 a 9. Hanno dato

la propria disponibilità i soci: Otello Fabris, José Miguel Dominguez Leal, Giancarlo

Andretta, Stefano Tonietto, Sergio Dussin, tutti del Consiglio uscente. Inoltre Franco

Scarmoncin, Accademico Olimpico Vicentino; Barbara Campese e Desi Pianalto,

formatrici in enogastronomia; Marfi Pavanello, religioso dei Padri Dehoniani, animatore

di gruppi giovanili; Andrea Vergari, leader di International Stockfish Society. In internet

trovate notizie utili ad una loro migliore conoscenza. Altre candidature saranno accettate

fino a domenica p.v. Nessuna disponibilità è giunta dagli associati mantovani, per cui si

profila la chiusura di quella Delegazione.

◦ Il pranzo sociale si terrà alle ore 13 all’Osteria al Passeggio, Via Laverda 72, Colceresa

(Mason Vicentino). E’ accessibile facilmente dall’omonimo casello della Pedemontana

Veneta. Il luogo è rinomato per i propri spiedi. Di conseguenza il menù sarà costituito da

un frugale antipasto e da un ricco spiedo, più dessert. Il costo è di 35 € anche per gli

eventuali non associati che vorranno partecipare. Prenotazioni tassativamente entro

giovedì 24. Verrà proposto un sorteggio di premi offerti da sponsors.

• Grazie alla collaborazione di don Dario Marchioretto, responsabile del Vicariato di

Valsatagna, in cui è compreso Campese, abbiamo avuto modo di incontrare S.E. mons.

Claudio Cipolla, vescovo di Padova di origine mantovana. E’ stato così possibile finalmente

un dialogo diretto sul nostro lavoro e sulla nostra presenza a Campese. A S.E. sono state

donate le nostre edizioni Humanità del Figliuol di Dio e Folengo, il Dante Padano. Il suo

segretario, accompagnato da don Dario, ha avuto modo di prendere visione della situazione

della nostra sede, diventata ormai troppo angusta per poter ospitare tutti i nostri materiali.

Da settembre inizieremo nuovi lavori di adattamento, che comunque non risolveranno il

problema, ma che almeno daranno una dignitosa sistemazione al Fondo Antonio Daniele.

• E’ uscito il volume Sopressa, insaccato nobile presso l’editore Dario De Bastiani, Vittorio

Veneto per conto del Distretto del Cibo – Treviso, redatto in collaborazione con Graziano

Lazzarotto. E’ il mio terzo lavoro pubblicato sull’argomento. Folengo vi è al solito

largamente citato, in quanto è uno dei primi testimoni dell’esistenza di “Supressadae”.

• Il nostro Socio Senior Gianni Cabrini ha consegnato al vicesindaco di Sulzano, dichiarata

nel 2014 “Città folenghiana”, una copia di Folengo, il Dante Padano, in aggiornamento

dello “scaffale folenghiano” della Biblioteca Civica. Sulzano ha eretto anni fa, sulla piazza

del Municipio, un monumento di bronzo a Merlin Cocai.

• Šime Demo, al rientro a Zagabria, ha portato alla Biblioteca dell’Università tutta la serie

delle nostre edizioni anastatiche delle opere folenghiane. Le abbiamo donate per favorire gli

studi sul Folengo. Abbiamo inserito nella nostra Biblioteca il testo della sua conferenza Da

Cipada a Ragusa di Dalmazia. Un breve viaggio attraverso l’Europa Macaronica. Alcune

copie sono disponibili gratuitamente per i nostri associati. L’intervento di Demo a Bassano è

stato segnalato sui social dal sito dell’Università di Zagabria.

• In allegato alla presente Gazzetta trovate un testo di Cecilia Gibellini, figlia del nostro Socio

Onorario Pietro: L’immagine distorta. Autoritratto e parodia in Michelangelo e Folengo. La

bella analisi conduce ad una migliore comprensione dell’opera folenghiana Chaos del

Triperuno grazie alla felice sintesi proposta da Cecilia Gibellini. Quest’opera, assai poco

letta per una indebitamente dichiarata difficoltà di lettura è invece estremamente importante

per la conoscenza dell’umanità e delle idee di Folengo. Oltretutto è scritta in buona parte in

volgare, mentre le brevi parti macaroniche contengono fra i più vigorosi versi folenghiani.

• La raccolta di firme dei Luoghi del Cuore FAI è andata per Campese al di sopra delle

prospettive, raggiungendo il quarto posto. Una performance che potrà giovare anche alla

nostra Associazione.

• Il giornalista veronese Morello Pecchioli ha pubblicato sabato u.s. sul quotidiano La Verità

una pagina su Folengo e la storia gastronomica. Abbiamo subito preso contatto con lui: non

era a conoscenza dell’esistenza della nostra Associazione e abbiamo così stabilito un futuro

approccio di conoscenza e di collaborazione.