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Tavolate Vicentine V
5 Marzo @ 11:00 - 16:00
€55
A tavola con Merlin Cocai
Tra il mondo fantastico di Teofilo Folengo e il mondo reale di Antonio Pigafetta
con il patrocinio di:
Chaîne des Rôtisseurs, Bailliage du Veneto
con i racconti di: O. FABRIS, G.C. ANDRETTA
LOCALITÀ CERESARA, SCHIO
RISTORANTE DA BEPPINO
5 MARZO, ORE 11.00
La prima volta di…
Anatra muta
Lessini Durello DOC – Torre dei Vescovi
La prima volta di: Patè
Paté di fegato d’anatra
(da Anonimo veneto del sec. XIII)
con polenta di miglio arrostita
La prima volta di: Timballo di riso
Timballo di riso alla turchesca
Vino borgognone
La prima volta di: Pasta con l’anatra
Anatra berbera allo spiedo
con lasagne fritte
(da Merlin Cocai)
Radicchio al lardo e aceto
Vino da bocca
Raffioli fritti alla mostarda vicentina
Biscottelli gialli di mais
Caffè
La prima volta di… Anatra muta
Si ritiene generalmente che il paté di fegato sia un debito verso la raffinatissima cucina francese, idea rafforzata dal fatto che il nome viene riportato alla francese. In realtà la prima ricetta che abbiamo è dell’anonimo cuoco veneto del ‘200. La sua introduzione in questa cucina è tuttavia dovuta agli ebrei, che a loro volta avevano imparato tutti i segreti del Fois gras dagli egizi, durante la cattività dei tempi di Giuseppe. Sorprendente è anche l’origine di uno dei più tipici volatili dei nostri cortili agricoli: l’anatra muta. Più veneta di così non si può. E invece fu nota agli antenati come anatra libica o berbera e anche indica. Di fatto fu vista da Colombo ai Caraibi, nell’isola che venne detta Hispaniola. Folengo descrive la cottura allo spiedo degli anatroccoli, che suggerisce di servire “more spagnolo”, cioè all’uso arabo, ricoprendoli di lasagne fritte nel sugo, con il loro fegato. Da qui discende l’idea dei Bigoli co l’arana, un suggerimento dei musulmani che finisce per diventare piatto di devozione vicentino per la festa di S. Anna!
Otello Fabris